Indicazione del prezzo di vendita per alimenti preimballati.

 

Quesito: Sulla base di quale norma per prodotti preimballati che presentano un peso standard predeterminato non sussiste l'obbligo di indicare il prezzo al kg e il costo totale della confezione?

 

Risponde l'avvocato Stefano Senatore

 

La disciplina sulle informazioni ai consumatori in merito al prezzo dei prodotti alimentari e non alimentari si rinviene in due diverse fonti: il Titolo V del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (riforma della disciplina relativa al settore del commercio) ed il Capo II del Titolo II del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del Consumo).

In particolare, per quando concerne il PREZZO TOTALE DELL'UNITA' DI VENDITA, è l’articolo 14 del decreto legislativo n. 114/1998 a stabilire che tutti i prodotti esposti per la vendita al dettaglio, ovunque collocati, “debbono indicare, in modo chiaro e ben leggibile, il prezzo di vendita al pubblico, mediante l'uso di un cartello o con altre modalità idonee allo scopo”.

L’obbligo di fornire tale informazione presso l’esercizio di vendita al dettaglio non opera, tuttavia, nel caso in cui il prezzo totale sia già stato impresso direttamente sul prodotto, in maniera chiara e con caratteri ben leggibili, in modo che risulti facilmente visibile al pubblico.

Inoltre, il prezzo di vendita non è richiesto per i prodotti commercializzati sfusi, rispetto ai quali è sufficiente segnalare il prezzo per unità di misura.

Relativamente all’obbligo di indicazione del PREZZO PER UNITA' DI MISURA, il riferimento normativo è invece rappresentato dall’articolo 14 del Codice del consumo, che lo prescrive per tutti i prodotti offerti dai commercianti ai consumatori, in aggiunta al prezzo di vendita.

Le modalità con cui l’informazione deve essere messa a disposizione – secondo il successivo articolo 15 – sono quelle stabilite dal già citato articolo 14 del decreto legislativo n. 114/1998, illustrate in precedenza.

Lo stesso Codice del consumo, peraltro, individua una serie di ipotesi – elencate agli articoli 14 e 16 – nelle quali l’indicazione del prezzo per unità di misura può essere omesso.

In primo luogo, tale prezzo non deve essere specificato quando è identico al prezzo di vendita.

Inoltre, la disciplina sul prezzo per unità di misura non riguarda:

  • i prodotti forniti in occasione di una prestazione di servizi, ivi compresa la somministrazione di alimenti e bevande;
  • i prodotti offerti nelle vendite all'asta;
  • gli oggetti d'arte e d'antiquariato.

Infine, sono esentati dall'obbligo tutti i seguenti prodotti:

  1. prodotti commercializzati sfusi che possono essere venduti a pezzo o a collo, in conformità alla disciplina contenuta nelle disposizioni di esecuzione della legge 5 agosto 1981, n. 441;
  2. prodotti di diversa natura posti in una stessa confezione;
  3. prodotti commercializzati nei distributori automatici;
  4. prodotti destinati ad essere mescolati per una preparazione e contenuti in un unico imballaggio;
  5. prodotti preconfezionati che siano esentati dall'obbligo di indicazione della quantità netta secondo quanto previsto dal regolamento (UE) 1169/2011;
  6. alimenti precucinati o preparati o da preparare, costituiti da due o più elementi separati, contenuti in un unico imballaggio, che necessitano di lavorazione da parte del consumatore per ottenere l'alimento finito;
  7. prodotti di fantasia;
  8. gelati monodose;
  9. prodotti non alimentari che possono essere venduti unicamente al pezzo o a collo.

Considerato tale quadro normativo, ad avviso dello scrivente i prodotti preimballati con un peso standard predeterminato, oggetto del quesito, non beneficiano in quanto tali di un’esenzione generale rispetto agli obblighi informativi.

Pertanto, in linea di principio, anche per tali prodotti dovrebbe essere necessaria l’esposizione del prezzo di vendita e del prezzo per unità di misura, mediante “cartello o con altre modalità idonee allo scopo”, salvo che – ovviamente – non ricorra una delle specifiche ipotesi di deroga innanzi riferite.

 

[Articolo pubblicato sulla rivista Alimenti&Bevande, n. 1/2022, Filo diretto con l'esperto, pp. 92-93]