Pasta secca e criteri microbiologici.
Quesito: Quali sono i limiti microbiologici della pasta secca (acqua e semola di grano duro)?
Risponde l'avvocato Stefano Senatore
In relazione alla pasta alimentare secca, costituita da acqua e semola di grano, non si rinviene alcun criterio microbiologico vincolante, né nella normativa europea di riferimento, contenuta nel regolamento (CE) n. 2073/2005, né nelle disposizioni italiane riguardanti i prodotti nazionali (tra le quali rileva, in particolare, la circolare ministeriale n. 32 dd. 3.8.1985 dedicata alle paste alimentari).
Neppure le “Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei regolamenti (CE) 882/2004 e 854/2004”, adottate dalla Conferenza Stato-Regioni con atto 212/CSR dd. 10 novembre 2016, che nell’Allegato 7 individuano parametri microbiologici di riferimento per le Autorità competenti italiane, prevedono alcun criterio relativo alla categoria alimentare qui in esame.
Pertanto, ad avviso di chi scrive, l’eventuale riscontro di microrganismi nella pasta secca non integra, di per sé, una non conformità.
L’esito analitico dovrà invece essere valutato caso per caso, per stabilire se renda o meno l’alimento “a rischio” ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (CE) n. 178/2002.
[Articolo pubblicato sulla rivista Alimenti&Bevande, n. 4/2020, Filo diretto con l'esperto, pp. 107-108]