DOP e IGP – Cibuslex https://www.cibuslex.it Mon, 17 Jul 2023 05:36:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2020/07/cropped-icon_1-logo-32x32.png DOP e IGP – Cibuslex https://www.cibuslex.it 32 32 Puzzone di Moena: al nome del prodotto si deve affiancare la sigla “DOP”? https://www.cibuslex.it/2023/07/puzzone-di-moena-al-nome-del-prodotto-si-deve-affiancare-la-sigla-dop/ Sun, 16 Jul 2023 17:44:15 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044971 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”July 16, 2023″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2023/07/Progetto-senza-titolo-900×563.png|1000|1600|1044973″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Puzzone di Moena: al nome del prodotto si deve affiancare la sigla \”DOP\”?”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nQuesito: Un supermercato che vende il formaggio Puzzone di Moena DOP sul banco per la vendita assistita e preincartato su quello a libero servizio ha l’obbligo di scrivere DOP sul cartello di vendita e sull’etichetta di vendita a libero servizio? Qual è la normativa di riferimento e a quanto ammonta la sanzione?\n\n \n\nRisponde l’avvocato Stefano Senatore\n\n \n\nI nomi “Puzzone di Moena” e, in lingua ladina, “Spretz Tzaorì” identificano una denominazione di origine protetta (DOP) registrata ai sensi del regolamento (UE) 1151/2012, il cui uso è riservato ai formaggi che rispondono a tutti i requisiti definiti nel relativo disciplinare di produzione (pubblicato sull’apposita sezione del sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, alla pagina https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15453).\n\nIl citato disciplinare, per quanto qui rileva, prevede anche specifiche regole per l’etichettatura, stabilendo all’articolo 8 che «il formaggio può essere venduto a forma intera o porzionato; in ogni caso, all’emissione al consumo le forme intere, le confezioni, nelle varie tipologie, dovranno riportare la dicitura D.O.P. “Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì” oppure una delle due separatamente “Puzzone di Moena” DOP o “Spretz Tzaorì” DOP, il numero o codice di riferimento del caseificio produttore, il lotto di produzione e l’eventuale indicazione della tipologia “stagionato” e/o “di malga”, in quest’ultimo caso solo se ottenuto esclusivamente con latte di bovini in alpeggio».\n\nAd avviso di chi scrive, tale disposizione dovrebbe essere interpretata nel senso di rendere obbligatoria, oltre all’indicazione del nome registrato “Puzzone di Moena” e/o “Spretz Tzaorì”, anche l’indicazione della sigla “DOP”, che viene sempre affiancata, nel testo, al nome del prodotto (introducendo, così, una deroga rispetto alle regole generali di etichettatura dei prodotti a DOP – stabilite dall’articolo 12 del regolamento (UE) 1151/2012 – secondo le quali la dicitura “Denominazione di origine protetta” e l’abbreviazione “DOP” rappresentano mere indicazioni facoltative).\n\nPremesso ciò, è opportuno chiarire che le prescrizioni di etichettatura contenute nel disciplinare sono oggetto di verifica sul prodotto finito prima della sua immissione sul mercato, nell’ambito dei controlli svolti dall’Organismo incaricato della certificazione (CSQA Certificazioni Srl), che opera secondo le modalità stabilite dal relativo Piano dei controlli.\n\nTuttavia, lo scrivente ritiene che i medesimi requisiti di etichettatura possano trovare applicazione anche per le fasi di commercializzazione successive alla conclusione dell’iter certificativo, ivi compresa la vendita diretta al consumatore finale. Al riguardo, occorre infatti considerare che:\n

    \n \t

  • da un lato, in via generale, l’articolo 12 del regolamento (UE) 1151/2012 impone di commercializzare come denominazioni protette solo prodotti conformi al relativo disciplinare;
  • \n \t

  • d’altro lato, con specifico riferimento al Puzzone di Moena, l’articolo 8 del disciplinare di produzione, nello stabilire gli obblighi di etichettatura, non contempla alcuna esplicita deroga per tali attività di vendita diretta.
  • \n

\nIn relazione al caso prospettato nel quesito, si consiglia quindi all’operatore che gestisce il supermercato – quanto meno precauzionalmente – di includere una delle seguenti diciture nell’ambito delle informazioni sul prodotto fornite ai consumatori: “Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì DOP”, “Puzzone di Moena DOP” o “Spretz Tzaorì DOP”.\n\nIn particolare, per quanto riguarda i formaggi imballati presso il banco del punto vendita dietro richiesta del consumatore, si ritiene che l’indicazione possa essere fornita con le modalità indicate dall’articolo 19 del decreto legislativo n. 231/2017 per la vendita degli alimenti non preimballati, ossia, mediante “apposito cartello applicato ai recipienti che li contengono oppure di altro sistema equivalente, anche digitale, facilmente accessibile e riconoscibile, presente nei comparti in cui sono esposti”.\n\nDiversamente, per i prodotti confezionati presso l’esercizio commerciale per la vendita diretta a libero servizio, considerato che l’articolo 19 fa “salve le prescrizioni stabilite in materia dai disciplinari di produzione per i prodotti DOP e IGP”, sarebbe preferibile riportare la dicitura direttamente sulla singola confezione, come richiesto dall’articolo 8 del disciplinare di produzione.\n\nDa ultimo, si rileva che, laddove venisse contestata la violazione degli obblighi innanzi illustrati – e ferma restando la possibilità dell’operatore di difendersi nelle sedi competenti, considerata la peculiarità della fattispecie, sulla quale non si rinviene alcun precedente giurisprudenziale – la sanzione potenzialmente applicabile dovrebbe essere quella contemplata dall’articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 297/2004. Tale disposizione, nello specifico, stabilisce che “salva l’applicazione delle norme penali vigenti, chiunque … utilizza le indicazioni non conformi a quanto indicato nei disciplinari di produzione della denominazione protetta e nelle relative disposizioni applicative … è sottoposto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro tremila ad euro ventimila”.\n\n \n\n[Articolo pubblicato sulla rivista Alimenti&Bevande, n. 8/2022, Filo diretto con l’esperto]”},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2023/07/Progetto-senza-titolo-900×563.png|1000|1600|1044973″,”excerpt”:”Quesito: Un supermercato che vende il formaggio Puzzone di Moena DOP sul banco per la vendita assistita e preincartato su quello a libero servizio ha l’obbligo di scrivere DOP sul cartello di vendita e sull’etichetta di vendita a libero servizio?”,”extra_1″:”Quesiti”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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Il Giudice competente sull’opposizione alle sanzioni amministrative in materia di DOP e IGP. https://www.cibuslex.it/2022/05/il-giudice-competente-sullopposizione-alle-sanzioni-amministrative-in-materia-di-dop-e-igp/ Tue, 03 May 2022 07:13:47 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044647 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”May 03, 2022″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/05/68-900×563.png|1000|1600|1044648″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Il Giudice competente sull’opposizione alle sanzioni amministrative in materia di DOP e IGP.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nLe ordinanze-ingiunzioni con cui vengono sanzionati gli illeciti amministrativi ai sensi della legge n. 689/1981 possono essere contestate, dagli interessati, proponendo opposizione in sede giurisdizionale.\n\nL’identificazione del giudice competente a conoscere dell’opposizione non è, però, agevole quando le violazioni amministrative riguardano la materia delle DOP e IGP.\n\nCiò è dovuto alla compresenza di due diversi regimi processuali che offrono indicazioni divergenti:\n

    \n \t

  • da un lato, le norme che regolano i giudizi di opposizione, contenute nel decreto legislativo n. 150/2011, che rimettono la competenza al Giudice di Pace e, in taluni casi, alle Sezioni “ordinarie” del Tribunale;
  • \n \t

  • d’altro lato, la disciplina sulle controversie nel settore della proprietà industriale, stabilita dal decreto legislativo n. 30/2005, che riserva la loro cognizione alle Sezioni specializzate in materia di impresa dei Tribunali.
  • \n

\nIl problema ha rappresentato anche in tempi recenti una questione controversa, sulla quale si rinvengono differenti posizioni giurisprudenziali.\n\nPer un approfondimento sul tema, proponiamo il contributo dell’avv. Stefano Senatore, “L’opposizione a sanzioni amministrative in materia di DOP e IGP: la controversa questione del giudice competente”, pubblicato sul numero 1/2022 della rivista Alimenta (Editoriale Scientifica) disponibile al seguente link.\n\n “},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/05/68-900×563.png|1000|1600|1044648″,”excerpt”:”Un approfondimento dell’avv. Stefano Senatore sul tema de “L’opposizione a sanzioni amministrative in materia di DOP e IGP: la controversa questione del giudice competente”, pubblicato sul numero 1/2022 della rivista ALIMENTA.”,”extra_1″:”Approfondimenti”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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A Vinifera 2022 l’incontro “PIWI DOC: i vitigni resistenti nelle denominazioni di origine”. https://www.cibuslex.it/2022/03/a-vinifera-2022-lincontro-piwi-doc-i-vitigni-resistenti-nelle-denominazioni-di-origine/ Wed, 02 Mar 2022 12:50:15 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044609 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”March 02, 2022″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/02/https-_cdn.evbuc_.com_images_234027859_281952443472_1_original.20220221-210154.jpg|400|800|1044610″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”A Vinifera 2022 l’incontro \”PIWI DOC: i vitigni resistenti nelle denominazioni di origine\”.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nSabato 26 marzo 2022, alle ore 11.00 presso il MUSE di Trento, saremo ospiti della nuova edizione di Vinifera, Mostra mercato dei vini artigianali dell’arco alpino.\n\nNell’ambito della manifestazione si terrà, infatti, un’interessante masterclass sul tema ‘PIWI DOC: i vitigni resistenti nelle denominazioni di origine‘.\n\nSarà un’occasione di aggiornamento e confronto che, partendo dalle modifiche normative introdotte con la riforma della PAC del 2021, offrirà un quadro sui nuovi percorsi e prospettive per l’utilizzo delle varietà resistenti nei prodotti vitivinicoli a denominazione di origine.\n\nIl dibattito, moderato dal giornalista MAURIZIO GILY, coinvolgerà i seguenti relatori:\n

    \n \t

  • STEFANO SENATORE, avvocato e docente di diritto alimentare e vitivinicolo;
  • \n \t

  • MARCO STEFANINI, docente della Fondazione Edmund Mach;
  • \n \t

  • ALESSANDRO SALA, presidente dell’associazione PIWI Lombardia;
  • \n \t

  • NICOLA BIASI, per la rete d’impresa ‘Resistenti Nicola Biasi’.
  • \n

\nConsiderata la capienza di posti limitata, consigliamo agli interessati di preiscriversi attraverso la seguente pagina dedicata.\n\nIl programma integrale di Vinifera è invece disponibile qui.\n\n “},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/02/https-_cdn.evbuc_.com_images_234027859_281952443472_1_original.20220221-210154.jpg|400|800|1044610″,”excerpt”:”Sabato 26 marzo 2022, alle ore 11.00 presso il Muse – Museo di Scienze Naturali di Trento, un dibattito sulle nuove prospettive di utilizzo delle varietà resistenti nei vini a Denominazione di origine.”,”extra_1″:”Formazione”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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Ad Hospitality un incontro su enoturismo e denominazioni di origine: intervista all’avv. Stefano Senatore. https://www.cibuslex.it/2022/02/ad-hospitality-un-incontro-su-enoturismo-e-denominazioni-di-origine-intervista-allavv-stefano-senatore/ Sat, 26 Feb 2022 15:03:13 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044601 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”February 26, 2022″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/02/vigne-900×563.png|1000|1600|1044602″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Ad Hospitality un incontro su enoturismo e denominazioni di origine: intervista all’avv. Stefano Senatore.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n

\n\nDal 21 al  24 marzo 2022, presso il Quartiere Fieristico di Riva del Garda, torna in scena per la 46^ edizione Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, la fiera italiana dedicata al mondo dell’ospitalità e della ristorazione.\n\nSarà questa la cornice in cui ci troveremo, il prossimo 22 marzo alle ore 11.00, in occasione dell’incontro ‘TURISMO D.O.C.‘, per discutere sul rapporto tra enoturismo e denominazione di origine vitivinicole.\n\nI relatori, che cercheranno di offrire un quadro sulle prospettive del settore, saranno l’avv. STEFANO SENATORE (Cibuslex) ed il dott. DAVID TOMBOLATO (AIS Trentino).\n\nPer ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito della manifestazione e, nel frattempo, proponiamo una breve intervista degli organizzatori di Hospitality all’avv. Senatore, per la presentazione dell’evento.\n\n \n\n

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\n “},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2022/02/HospitalityRiva.jpg|476|497|1044615″,”excerpt”:”Il 22 marzo 2022 Hospitality – il Salone dell’Accoglienza proporrà \”Turismo DOC\”, un incontro sul rapporto tra enoturismo e denominazioni di origine vitivinicole, con l’avv. Stefano Senatore ed il dott. David Tombolato di AIS Trentino.”,”extra_1″:”Formazione”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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Reati, quando sussiste la frode in commercio. https://www.cibuslex.it/2021/09/reati-quando-sussiste-la-frode-in-commercio/ Mon, 20 Sep 2021 05:15:06 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044476 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”September 20, 2021″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/09/cheeseburger-900×563.png|1000|1600|1044477″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Reati, quando sussiste la frode in commercio.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nQuesito:  Durante un’ispezione presso un’impresa alimentare dedita alla ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, si prende visione del menù dei prodotti che vengono offerti alla clientela, tra questi figura nell’elenco “panini” la dicitura “100% razza bovina italiana IGP”, inoltre alcuni panini vengono offerti come “hamburger di Chianina”, “hamburger di vitello” o  “maialino nero casertano”.\n\nDurante il controllo non è stata rinvenuta né carne di razza Chianina, né carne di vitello, né carne “100% razza bovina italiana IGP”, ma confezioni di preparazioni di carne riportanti in etichetta le seguenti indicazioni: \n

    \n \t

  • impasto Scottona/polpettine, paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Italia, sezionato Italia , e confezioni di impasto per Hamburger/polpette paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Francia, sezionato Italia. Nella cella frigorifera e nel frigorifero a colonna non è presente carne di vitello;
  • \n \t

  • impasto Scottona, paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Italia, sezionato Italia, e confezioni di impasto per Hamburger/polpette paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Francia, sezionato Italia;
  • \n \t

  • impasto hamburger/polpette, paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Italia, sezionato Italia, e confezioni di impasto per  Hamburger/polpette paese di nascita Francia, allevato Francia, macellato Francia, sezionato Italia.
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\nL’unica carne di maiale rinvenuta nell’attività è identificata come “carne di suino” non viene specificato che si tratta di “maialino nero casertano”, altra carne di maiale rinvenuta è denominata “Pulled Pork”, che in etichetta riporta le seguenti indicazioni, carne di suina affumicata e cotta sottovuoto.\n\nInoltre l’elenco dei prodotti offerti alla clientela, oltre ad essere rappresentati sui menù cartacei, a disposizione di tutti, posti sul banco delle ordinazioni, vengono reclamizzati anche tramite pannelli luminosi, sui quali scorrono fotografie dei panini con descrizione degli ingredienti utilizzati. \n\nQuanto riscontrato durante il controllo può sussistere il reato di frode/tentata frode in commercio?\n\n \n\nRisponde l’avvocato Stefano Senatore.\n\n \n\nIntegra il reato di frode in commercio di cui all’art. 515 del codice penale la condotta di chi, esercitando un’attività commerciale, consegna all’acquirente una cosa mobile avente natura, origine, provenienza, qualità o quantità diverse, rispetto a quanto concordato tra le parti o a quanto prospettato dal venditore.\n\nPer la “consumazione” del reato è richiesta la consegna materiale della merce all’acquirente; è invece ritenuta punibile quale “tentativo” di reato (con pena ridotta ai sensi dell’articolo 56 c.p.) la mera detenzione ai fini di vendita di prodotti diversi da quelli rappresentati nell’offerta di vendita.\n\nNel caso in esame, il menù ed i pannelli luminosi dell’esercizio di somministrazione offrono in vendita prodotti contenenti carne “100% razza bovina italiana IGP”, carne bovina di razza Chianina, carne di vitello e carne di maialino nero casertano.\n\nTuttavia, i controlli ufficiali condotti presso l’azienda non hanno rinvenuto alcun prodotto corrispondente a tali indicazioni di razza (“chianina” e “nero casertano”), di età (vitello), di provenienza geografica (bovino nato, detenuto e macellato in Italia) e di qualità (IGP).\n\nCon specifico riguardo all’Indicazione Geografica Protetta, si ritiene utile precisare che non esiste alcuna IGP denominata “razza bovina italiana” e che le uniche carni bovine italiane registrate come IGP sono il “vitellone bianco dell’appennino centrale” ed il “vitellone piemontese della Coscia”; ad ogni modo, nessuno dei due suddetti prodotti è risultato presente nel locale al momento del controllo.\n\nIn linea di principio – fatte salve le specificità del caso concreto – appare quindi ipotizzabile un’imputazione per tentativo di frode in commercio, ferma restando, ad avviso di chi scrive, l’eventualità che l’esercente dimostri che le carni indicate nel menù erano solo temporaneamente esaurite in attesa della successiva fornitura.\n\n \n\n[Articolo pubblicato sulla rivista Alimenti&Bevande, n. 1/2021, Filo diretto con l’esperto, p. 98]”},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/09/cheeseburger-900×563.png|1000|1600|1044477″,”excerpt”:”Quesito:  Durante un’ispezione presso un’impresa alimentare dedita alla ristorazione, si prende visione del menù dei prodotti che vengono offerti alla clientela, tra questi figura nell’elenco “panini” la dicitura “100% razza bovina italiana IGP”, inoltre alcuni panini vengono offerti come “hamburger di Chianina”, “hamburger di vitello” o  “maialino nero casertano”.\nDurante il controllo non è stata rinvenuta né carne di razza Chianina, né carne di vitello, né carne “100% razza bovina italiana IGP”.\nQuanto riscontrato durante il controllo può sussistere il reato di frode/tentata frode in commercio?”,”extra_1″:”Quesiti”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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Formazione avvocati: “Diritto agroalimentare: la tutela dei prodotti DOP e IGP”. https://www.cibuslex.it/2021/06/formazione-avvocati-diritto-agroalimentare-la-tutela-dei-prodotti-dop-e-igp/ Sat, 19 Jun 2021 06:55:52 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044400 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”June 19, 2021″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:”align-center “,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/06/volantino_digital_art_x4-rid-900×544.jpg|967|1599|1044406″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Formazione avvocati: \”Diritto agroalimentare: la tutela dei prodotti DOP e IGP\”.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nL’avvocato Stefano Senatore interverrà al webinar formativo ‘Diritto agroalimentare: la tutela dei prodotti DOP e IGP‘, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro per il prossimo martedì 29 giugno 2021, alle ore 15.30.\n\n\nDi seguito il programma e le informazioni per partecipare.\n\n \n\nIndirizzi di saluto\n

    \n \t

  • ANTONELLO TALARICO Presidente Ordine Distrettuale Avvocati di Catanzaro
  • \n \t

  • GIANLUCA GALLO Assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare Regione Calabria
  • \n

\nModeratore\n

    \n \t

  • FELICE FORESTA Consigliere COA Catanzaro
  • \n

\nRelazioni\n

    \n \t

  • WALTER PLACIDA Presidente Confagricoltura Catanzaro
  • \n \t

  • VITO RUBINO Docente di diritto internazionale, dell’Unione europea e di food law, Università del Piemonte Orientale, Avvocato del Foro di Varese
  • \n \t

  • STEFANO SENATORE Avvocato del Foro di Trento, Esperto in diritto alimentare e vitivinicolo, Docente nella formazione professionale agroalimentare
  • \n

\n \n\nModalità di partecipazione: Evento online gratuito accessibile con la piattaforma Microsoft Teams.\n\nAccreditamento: Convegno accreditato dal COA di Catanzaro con n. 4 crediti formativi ordinari.\n\nPrenotazione: Le prenotazioni si effettuano accedendo alla sezione dedicata alla formazione sul sito dell’Ordine di Catanzaro. I partecipanti non appartenenti al Foro di Catanzaro potranno inoltrare la prenotazione tramite la piattaforma RICONOSCO.\n\nPer informazioni: coacatanzaro@gmail.com”},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/06/volantino_digital_art_x4-rid-900×544.jpg|967|1599|1044406″,”excerpt”:”Martedì 29 giugno 2021, alle 15.30, l’avvocato Stefano Senatore parteciperà al webinar formativo ‘Diritto agroalimentare: la tutela dei prodotti DOP e IGP’, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro.”,”extra_1″:”Eventi”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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Sconfezionamento, porzionatura e riconfezionamento di salumi e formaggi. https://www.cibuslex.it/2021/02/sconfezionamento-porzionatura-e-riconfezionamento-di-salumi-e-formaggi/ Sun, 28 Feb 2021 19:04:57 +0000 https://www.cibuslex.it/?p=1044216 {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”title”:””,”subtitle”:”February 28, 2021″,”title_content”:{“component”:”hc_title_empty”,”id”:”title-empty”}},”5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”RaEe8″,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_image”,”id”:”Wq9MW”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/02/salumi-900×563.png|1000|1600|1044217″,”alt”:””,”thumb_size”:”full”},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”5KCJq”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Sconfezionamento, porzionatura e riconfezionamento di salumi e formaggi.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”8CBYG”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” \n\nQuesito: Un’azienda che svolge attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari con annesso laboratorio di porzionamento ed imbustamento di salumi e formaggi (regolarmente denunciato tramite Scia al Comune e all’Asl) può procedere a porzionare o affettare salumi e formaggi prodotti da altre aziende, togliendoli dall’involucro originale (sottovuoto) e mettendoli a pezzi o affettati sottovuoto o in vaschette con pellicola termosigillata, ovviamente riportando sull’etichetta gli ingredienti, i valori nutrizionali, la scadenza, il bollo CE del produttore così come riportato sull’etichetta originale e il nominativo e l’indirizzo dell’azienda che lo ha porzionato? L’azienda che effettua il porzionamento ed il riconfezionamento è tenuta a chiedere il bollo CE, considerato che si tratta di attività marginale e per la vendita al dettaglio? Il Parmigiano reggiano, il Grana Padano e il pecorino Romano Dop possono essere preventivamente porzionati e ‘preimballati’ (messi sottovuoto) all’interno del laboratorio in assenza del dettagliante o del consumatore finale?\n\n \n\nRisponde l’avv. Stefano Senatore\n\n \n\nIn linea di principio, salvo diversi vincoli contrattuali assunti con i propri fornitori, l’operatore del settore alimentare (Osa) che acquista salumi e formaggi preimballati può procedere al loro sconfezionamento, alla porzionatura ed al successivo riconfezionamento ai fini della vendita al dettaglio.\n\n \n\nResta fermo che, qualora la commercializzazione riguardi prodotti alimentari a Denominazione di Origine Protetta (DOP), eventuali restrizioni al riconfezionamento potrebbero derivare dai singoli disciplinari di produzione.\n\nA titolo esemplificativo, si consideri il disciplinare del Parmigiano Reggiano DOP, laddove impone che qualunque operazione di porzionatura, grattuggiatura e confezionamento venga effettuata, esclusivamente, da Osa situati nella zona di origine e sottoposti al sistema di controllo.\n\nIn senso analogo prevede anche il disciplinare del Grana Padano DOP, secondo il quale le attività di condizionamento del prodotto sono riservate ai soli soggetti muniti di autorizzazione del Consorzio di tutela.\n\nLe suddette limitazioni, sia per il Parmigiano Reggiano che per il Grana Padano, non si applicano tuttavia ai dettaglianti che vendono il prodotto direttamente al consumatore finale. Questi potranno, pertanto, porzionare e confezionare i formaggi a prescindere dalla collocazione geografica del loro stabilimento, senza doversi assoggettare al sistema dei controlli né dover conseguire specifiche autorizzazioni.\n\nMolti altri disciplinari – come quello del Pecorino romano DOP – non prevedono invece alcun limite per le attività oggetto del quesito, che rimangono quindi liberamente realizzabili.\n\n \n\nIn merito alle modalità con cui devono essere poste in essere le operazioni di porzionatura e riconfezionamento, la disciplina applicabile differisce a seconda che la vendita al dettaglio sia rivolta ai consumatori finali oppure ad altri operatori (va evidenziato infatti che il regolamento CE n. 178/2002 intende la “vendita al dettaglio” in un’accezione ampia, comprensiva di entrambe le predette tipologie di fornitura).\n\n \n\nIn particolare, nel caso in cui le operazioni siano svolte nel punto vendita per la fornitura diretta al consumatore finale, l’Osa non è soggetto agli obblighi previsti dal regolamento (CE) n. 853/2004, in forza dell’esenzione espressamente prevista dal suo articolo 1, paragrafo 4, lettera a).\n\nDi conseguenza il dettagliante non deve, tra l’altro, né chiedere il riconoscimento dello stabilimento, né apporre il marchio di identificazione (c.d. bollo CE) sui prodotti venduti.\n\nAi fini dell’etichettatura, inoltre, gli alimenti vengono equiparati ai prodotti non preimballati. Le uniche informazioni da fornire obbligatoriamente sono, quindi, quelle stabilite dal decreto legislativo n. 231/2017, ossia, per quanto qui rileva:\n

    \n \t

  1. la denominazione dell’alimento
  2. \n \t

  3. l’elenco degli ingredienti, salvo i casi di esenzione previsti dal regolamento (UE) n. 1169/2011 (al riguardo, si ricorda che ai sensi dell’articolo 19 è possibile omettere l’indicazione degli ingredienti dei formaggi, purché non siano stati aggiunti ingredienti diversi dai prodotti derivati dal latte, gli enzimi alimentari, le colture di microrganismi necessari alla fabbricazione ed il sale);
  4. \n \t

  5. le modalità di conservazione per i prodotti alimentari rapidamente deperibili, ove necessario.
  6. \n

\n \n\nDiversamente, qualora porzionatura e riconfezionamento siano finalizzati alla vendita ad altri operatori, l’Osa è tenuto a conformarsi anche alla disciplina igienica per i prodotti di origine animale di cui al regolamento (CE) n. 853/2004, compresi l’obbligo di riconoscimento degli stabilimenti e di apposizione della marchiatura di identificazione (“bollo CE”).\n\nVa peraltro precisato che il citato regolamento (CE) n. 853/2004, come stabilito dal suo articolo 1, paragrafo 5, lettera b), non si applica alla fornitura ad altri operatori che sia “effettuata unicamente da un laboratorio annesso all’esercizio di commercio al dettaglio ad un altro laboratorio annesso all’esercizio di commercio al dettaglio e, conformemente alla legislazione nazionale, tale fornitura costituisce un’attività marginale, localizzata e ristretta”.\n\nLa suddetta eccezione – come interpretata dalla Conferenza Stato-Regioni in sede di intesa 253/CSR dd. 17 dicembre 2009 – è destinata ad operare laddove la fornitura sia rivolta a dettaglianti con sede nell’ambito della stessa Provincia e delle Province contermini e che non rappresenti l’attività prevalente dell’impresa alimentare in termini di volumi.\n\nNell’ipotesi in cui sussista l’obbligo di apposizione del “marchio di identificazione”, va chiarito che – diversamente da quanto prospettato nel quesito – l’Osa che rimuova la confezione originale e riconfezioni l’alimento non può riportare il “bollo CE” del produttore ma deve, obbligatoriamente, applicare un nuovo il bollo CE recante il numero di riconoscimento del proprio stabilimento (cfr. allegato II, sezione I, parte A del regolamento CE n. 853/2004).\n\nPer quanto concerne, infine, gli obblighi di etichettatura, i prodotti venduti ad altri operatori devono essere accompagnati da tutte le indicazioni obbligatorie stabilite, per gli alimenti preimballati, dagli articoli 9 e 10 del regolamento (UE) n. 1169/2011, alla cui lettura si rinvia per esigenze di sintesi.\n\nCon riguardo ai formaggi, peraltro, alle predette informazioni dovrà aggiungersi anche l’indicazione dell’origine del latte usato come ingrediente, conformemente a quanto previsto dal decreto ministeriale del 9 dicembre 2016. [Analogamente, a seguito dell’emanazione del decreto ministeriale 6 agosto 2020 – sopravvenuto rispetto all’originaria stesura del presente parere – per i salumi a base di carne suina dovrà essere indicato il luogo di provenienza della carne].\n\nSi ritiene inoltre utile evidenziare che, nel determinare il periodo di durabilità del prodotto (data di scadenza o termine minimo di conservazione), l’Osa che procede al riconfezionamento non potrà limitarsi a riportare, acriticamente, il medesimo termine già stabilito dal produttore, posto che quest’ultimo si riferisce all’alimento mantenuto nel suo imballaggio originale. Il dettagliante sarà, invece, tenuto ad individuare autonomamente il termine di durabilità, assumendosi la responsabilità della scelta, sulla base delle informazioni a sua disposizione.\n\n \n\n[Articolo pubblicato sulla rivista Alimenti&Bevande, n. 2/2020, Filo diretto con l’esperto, p. 104-106]”},{“component”:”hc_space”,”id”:”vPHMI”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”fZgB3″,”column_width”:”col-md-8″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_pt_post_informations”,”id”:”ZYgrC”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:””,”position”:”align-left”,”date”:true,”categories”:false,”author”:false}]},{“component”:”hc_column”,”id”:”37FNE”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_space”,”id”:”QK9gu”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space”,”height”:””},{“component”:”hc_separator”,”id”:”PynS9″,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””},{“component”:”hc_title_tag”,”id”:”RJL5S”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”text”:”Related articles.”,”tag”:”h2″},{“component”:”hc_space”,”id”:”K87GV”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”size”:”space-sm”,”height”:””},{“component”:”hc_pt_grid_list”,”id”:”rmVxB”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”post_type_slug”:”post”,”post_type_category”:””,”column”:”3″,”column_lg”:”3″,”column_md”:”2″,”column_sm”:”1″,”column_xs”:”1″,”margins”:””,”pag_type”:””,”pag_items”:”2″,”pag_size”:””,”pag_animation”:””,”pag_scroll_top”:false,”pag_position”:””,”pag_button_prev”:””,”pag_button_next”:””,”lm_lazy”:false,”lm_button_text”:””,”box”:”image_half_content”,”boxed”:false,”extra”:true,”content”:”extra”,”title_length”:””,”excerpt_length”:”30″,”title_size”:””,”custom_css”:””,”button_text”:””,”button_style”:”circle”,”button_dimensions”:”btn-lg”,”button_animation”:false,”button_icon”:””}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{“pagination”:”pagination.min.js”},”css”:{“content_box”:”css/content-box.css”,”media_box”:”css/media-box.css”},”css_page”:””,”template_setting”:{},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https://www.cibuslex.it/wp-content/uploads/2021/02/salumi-900×563.png|1000|1600|1044217″,”excerpt”:”Quesito: Un’azienda che svolge attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari con annesso laboratorio di porzionamento ed imbustamento di salumi e formaggi può procedere a porzionare o affettare salumi e formaggi prodotti da altre aziende, togliendoli dall’involucro originale (sottovuoto) e mettendoli a pezzi o affettati sottovuoto o in vaschette con pellicola termosigillata?”,”extra_1″:”Quesiti”,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}

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